Tempo di emergenza Covid-19, tempo di "solidarieta'... più virale del peggiore dei virus"

Piccolo, elegante, con la sua corona si impone silenzioso come despota del nostro tempo. Colpisce, sparisce, dilaga e spaventa. Mentre Angeli al microscopio lavorano ininterrottamente per isolarlo lui vorrebbe impietosamente isolare noi. Sospende il nostro tempo, allunga i nostri spazi, riduce le relazioni, pignora la nostra vita. La nostra vita…quella frenetica, spavalda, dalle certezze presuntuose viene risucchiata oggi all’interno delle mura domestiche e gli spazi e i tempi, prima così compressi, si dilagano a dismisura sino a diventare vuoti incolmabili. E Noi che non avevamo mai tempo ci ritroviamo a dover riempire un nuovo ed interminabile tempo. Ed è proprio in questa nuova e sconosciuta dimensione che rifiorisce la Solidarietà. Quella solidarietà che sino ad oggi non ha conosciuto confini, che ha scavalcato reti e mura per portarci dall’uomo lontano, dallo straniero, dall’Altro oggi ritorna da e a noi riempiendo quello spazio domestico e quel nuovo tempo improvvisamente grande e vuoto. La solidarietà è più virale del peggiore dei virus, influenza e contagia senza remore ogni cosa. E’ questo il tempo dei nativi digitali, un esercito di giovani armati di Iphone chiamati a combattere e vincere questa guerra. Gli Iphone che sino ad oggi sono stati un odioso strumento di isolamento usato freneticamente per neutralizzare quella noia improvvisa che spuntava sin’anche nelle colorate e rumorose feste di bambini diventano oggi funi lanciate nel mondo, ancore di salvezza. Sono pronti i nostri ragazzi ad affrontare la sfida e noi con loro. Utilizziamo questo tempo per crescere, per imparare non più a guardare il mondo attraverso uno schermo ma a vivere in questo mondo anche attraverso lo schermo se serve. Si chiama pc o Iphone ed è un’arma potentissima nelle nostre mani che vogliamo usare per il Bene, per crescere, migliorare e aiutare il prossimo. Attraverso un piccolo schermo tenuto tra le mani passa l’informazione mondiale, la Storia, la critica, la conoscenza, il confronto e il dibattito. Se temiamo il contagio del virus certamente non temiamo quello della solitudine.   Maria Giovanna Bertolami