Vivere ai margini: l'utopia concreta delle aree interne

“Chiamiamo interne quelle aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), ricche di importanti risorse ambientali e culturali e fortemente diversificate per natura e a seguito di secolari processi di antropizzazione”. Questa la definizione di “Aree Interne” proposta dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica a dicembre 2013, a valere per i territori del Paese più distanti dai servizi essenziali, e cioè per quattromila comuni, un quarto della popolazione italiana, territori a forte rischio spopolamento (in particolare per i giovani), in cui la qualità dell’offerta educativa risulta spesso compromessa… - così come riportato nell’articolo pubblicato il 5 marzo 2021 che si può continuare a leggere cliccando su vita.it (fonte notizia).