L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza: “Ecco la scuola che vorrebbero i ragazzi”.

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza: “Ecco la scuola che vorrebbero i ragazzi”.
Pubblicati i risultati della consultazione. Gli studenti chiedono dialogo, voti accompagnati da giudizi e nuovi metodi didattici.
Più dialogo con i docenti, attraverso momenti di scambio di opinioni. Un nuovo modo di fare lezione – superando il concetto di aula tradizionale, ricorrendo anche all’utilizzo di spazi extra-scolastici come musei, biblioteche e impianti sportivi – e prevedendo luoghi di ascolto. E ancora, riconoscere nella valutazione l’impegno dimostrato dallo studente, tenere conto delle diverse capacità e accompagnare il voto con il giudizio. Permettere agli studenti di aggiungere alle materie comuni insegnamenti a scelta e introdurre un nuovo metodo che vada oltre la didattica frontale. 
È una scuola diversa quella che vorrebbero gli oltre 10 mila studenti che hanno preso parte alla consultazione pubblica “La scuola che vorrei”, promossa dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e ospitata dal portale Skuola.net.È una scuola diversa quella che vorrebbero gli oltre 10 mila studenti che hanno preso parte alla consultazione pubblica “La scuola che vorrei”, promossa dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e ospitata dal portale Skuola.net.  A partecipare sono stati 10.097 giovani tra i 14 e i 18 anni, per la maggior parte iscritti a un liceo (72%) e in prevalenza di sesso femminile (61%). Cinque i temi, contenuti in un questionario redatto dalla Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Agia, sui quali i partecipanti sono stati chiamati a esprimersi: spazi, didattica, tecnologie, valutazione e territorio… - così come pubblicato il 24 febbraio 2022 da garanteinfanzia.org (fonte notizia)

I risultati della consultazione