Il prossimo 19 maggio alle ore 18.30 nella sede del Centro Studi C.E.S.T.A. di Palazzo Ballarò a Mineo, avrà luogo il workshop di presentazione del Concorso letterario nazionale “Lingua Madre”, organizzato all’interno del progetto “Giovani per l’Inclusione” – Finanziato nell’ambito del Piano Azione Coesione “Giovani no profit”.
Interverranno: Paolo Ragusa, Presidente del Centro Studi C.E.S.T.A., Florinda Perrotta, Consigliere di Agenzia Giovani per i Giovani; Santina Lazzara, Promotrice del progetto sul territorio; e Mariella Simili, Coordinatrice dello SPRAR di Mineo.
A raccontare la loro esperienza saranno Jessica e Tosin, le due migranti ospiti dello SPRAR di Mineo, selezionate dalla giuria della XII edizione del Concorso letterario nazionale “Lingua Madre”, per la pubblicazione dei loro testi all’interno del volume “Lingua Madre Duemiladiciassette - Racconti di donne straniere in Italia” (Edizioni Seb27).
«Tra le attività che proponiamo all’interno del Progetto rientra appieno il tema dell’interculturalità, e un concorso letterario che si pone l’obiettivo di coinvolgere nella nostra lingua nuove scrittrici straniere è senz’altro una attività che va posta in rilevo, soprattutto coinvolgendo la popolazione locale attraverso le testimonianze dirette delle migranti ospiti di Mineo selezionate alla XII edizione del concorso» ha sottolineato Adelina Strano, Presidente di Agenzia Giovani per i Giovani.
La notizia dello scorso concorso era stata diffusa nel territorio dal Centro Studi C.E.S.T.A., sia attraverso il giornale on - line "Il Solidale", che con una capillare attività di sensibilizzazione nei centri SPRAR, l’occasione sarà utile per raccontare l’esperienza delle ospiti che vi hanno partecipato, come evidenzia Paolo Ragusa, Presidente del Centro Studi C.E.S.T.A. «Abbiamo sostenuto questo concorso perché lo abbiamo ritenuto importante sia per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'accoglienza dei migranti che per fare crescere in senso generale la cultura del territorio. Le storie delle donne migranti ci permettono di leggere con occhi di umanità il fenomeno migratorio e ci aiutano ad alimentare un processo di contaminazione delle diverse esperienze che diventano le tracce di una nuova comunità multietnica».
Il concorso vuole essere un esempio significativo delle interazioni che stanno ridisegnando la mappa culturale del nuovo millennio e testimoniare la ricchezza, la tensione conoscitiva ed espressiva delle donne provenienti da “altri” Paesi ed è diretto a tutte le ragazze e le donne straniere, anche di seconda o terza generazione, residenti in Italia che, utilizzando la nuova lingua d’arrivo (cioè l’italiano), vogliono approfondire il rapporto tra identità, radici e il mondo “altro”.
Il concorso letterario prende spunto dall’iniziativa sviluppata da Regione Piemonte e dal Salone Internazionale del Libro di Torino e si avvale dei patrocini del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Pubblicità Progresso e We Women for Expo.