Riforma terzo settore

Come anticipato su Vita.it sarà il prossimo governo a mettere mano alla Riforma del Terzo settore. Ammesso che lo voglia fare. La legge infatti indicava in un anno dalla pubblicazione dei decreti il termine entro cui approvare l’eventuale revisione del provvedimento per mezzo di un decreto correttivo ad hoc. La scadenza va calcolate a partire dal 2 agosto 2017, data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 noto come "Codice del Terzo settore" con cui il Governo ha completato l'attuazione della legge 106/2016 "Delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale". «Obiettivamente per l’esecutivo in carica non ci sono i tempi tecnici per chiudere entro le elezioni del 4 marzo», ragiona il sottosegretario al WelfareLuigi Bobba. Nel frattempo però il Governo in questi mesi ha lavorato all’elaborazione di una decina di decreti amministrativi legati alla riforma. Ad oggi otto sono già stati approvati. Due sono in dirittura d’arrivo. Mentre su altri quattro il lavoro è già a buon punto. Eccoli in sintesi:

I decreti amministrativi già approvati:

  1. Norme transitorie/lettera direttoriale del 29 dicembre
  2. Il decreto per l’individuazione dell’ente di rappresentanza del Terzo settore
  3. Linee guida del Fondo per i progetti innovativi degli enti associativi
  4. Bando per i progetti nazionali: 34 milioni destinati a 78 progetti (bando chiuso)
  5. Accordo con le regioni per la ripartizione di 26 milioni sempre dal Fondo progetti innovativi da destinare a livello territoriale (bandi regionali)
  6. Accordo tra il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), l’Agenzia del Demanio e l’Associazione nazionale Comuni Italiani (Anci) per destinare agli enti del Terzo settore beni immobili pubblici inutilizzati e i beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata, da utilizzare esclusivamente per lo svolgimento delle attività di interesse generale previste dal codice del Terzo Settore.
  7. Nomina del comitato di gestione della Fondazione Italia sociale (in attesa del via libera della corte dei conti)
  8. Dpcm per l’avvio della cabina di regia interministeriale di vigilanza sulle politiche legate alla Riforma del Terzo settore

I decreti amministrativi in via di definizione:

  1. Nomina del Consiglio nazionale del Terzo settore
  2. Nomina dell’organismo nazionale di controllo (Onc) sui centri di servizio al volontariato

I decreti amministrativi da approvare entro la Legislatura:

  1. Il Dpcm di accesso e riparto del 5 per mille
  2. Il documento di individuazione delle attività strumentali e delle attività secondarie (enti commerciali/enti non commerciali)
  3. Norme di attuazione della disciplina sull’impresa sociale
  4. Circolare dell’agenzia delle Entrate sulle nuove norme/agevolazioni fiscali

Domani il ministro lo stesso Bobba insieme al ministro Giuliano Poletti illustrerà in una conferenza stampa più dettaglio questi interventi e le misure poste in essere dal Governo in attuazione delle disposizioni introdotte dalla riforma. Nel frattempo il Governo rimane in attesa del semaforo verde da parte di Bruxelles sull’impianto fiscale introdotto dalla Riforma, «il fascicolo è stato presentato alla Commissione, ad oggi però è difficile fare previsione sui tempi della loro risposta», conclude Bobba.

(Fonte: www.ilsolidale.it)