Atlante Sprar 2018, dati in anteprima

Nel 2018 attraverso lo Sprar sono stati favoriti i percorsi di integrazione di 41.113 persone, fra cui 5.474 minori. Un’accoglienza organizzata in piccoli nuclei, che vivono nelle strutture del sistema, che per 84% sono normali appartamenti di civile abitazione, presenti in 917 Comuni. I dati sono delle anticipazioni, diffuse in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2019, del Rapporto Annuale dello Sprar/Siproimi che verrà presentato in autunno.

 

877 sono i progetti finanziati nel 2018 in tutte le regioni d’Italia. I beneficiari accolti, evidenzia il Rapporto Sprar/Siproimi, provengono da 89 Paesi, in prevalenza africani e asiatici. Le prime 10 nazionalità sono Nigeria, Gambia, Mali, Pakistan, Senegal, Guinea, Costa d’Avorio, Somalia, Ghana, Siria. La fascia d’età più rappresentata è quella che va dai 18 ai 25 anni (52,5%). Rispetto agli anni precedenti si rileva un aumento dei minori appartenenti alla fascia di età più giovane ed in particolare in quella compresa fra 0 e 5 anni i quali sono il 6,2% mentre nel 2015 erano il 3,4%.

 

La percentuale di donne che giungono in Italia in cerca di protezione (provenienti principalmente da Nigeria, Siria e Somalia e spesso sole) è in progressiva crescita; l'incidenza sul totale degli accolti risulta essere del 16,47%.

 

Anche per il 2018, la principale modalità di ingresso in Italia delle persone accolte nello SPRAR/SIPROIMI è stata tramite sbarco sulle coste italiane (76%). Diminuiscono coloro che giungono tramite frontiera terrestre mentre aumentano di due punti percentuali i bambini nati in Italia che, per l’anno in esame, sono stati pari al 4% degli accolti.

 

I minori stranieri non accompagnati accolti nel 2018 sono stati 3.877, il 96% dei quali giovani maschi provenienti principalmente dal Gambia, Nigeria, Guinea, Mali e Senegal. Nel corso dell’anno si è ampliata la disponibilità di posti SPRAR/SIPROIMI dedicati alla loro accoglienza. L’incremento (dai 3.180 posti nel 2017 ai 3.500 per il 2018), è il frutto sia dell’ingresso di nuovi progetti, sia dell’ampliamento di progetti già esistenti, che hanno previsto un aumento di posti destinati ai neomaggiorenni. Nel complesso, nel 2018, il Servizio Centrale ha predisposto circa 25.000 nuovi inserimenti, di cui 16.520 (4.000 persone in più rispetto all’anno precedente) su segnalazioni ricevute da parte di tutte le Prefetture italiane. Le segnalazioni da parte delle Prefetture sono aumentate dell’81,6% rispetto al 2016 e inoltre sono aumentate le segnalazioni di persone con disagi di varia gravità: dalla disabilità fisica a disagi di natura psicologica e psichiatrica.

(Fonte: integrazionemigranti.gov.it)