Inclusione finanziaria. La guida ABI al Conto di Base

“Il Conto di base è un conto di pagamento ad operatività limitata e costo contenuto, pensato in primo luogo per chi non dispone di un conto e ha esigenze bancarie essenziali. Questo conto viene offerto senza spese a chi appartiene ad una fascia socialmente svantaggiata…”

Inizia così la guida “Conto di Base: cos’è e chi può ottenerlo senza spese”pubblicata due giorni fa dall’Associazione Bancaria Italiana, nell’ambito del progetto Trasparenza Semplice  sviluppato in collaborazione con le banche e le Associazioni dei Consumatori. Si tratta di un’infografica con nozioni immediate, semplici ed essenziali che possono essere importanti anche per molti cittadini stranieri in Italia. 

Nella guida si ricorda che il conto di base è a canone zero e senza imposta di bollo per  tutti coloro che hanno un reddito particolarmente basso (ISEE inferiore a 11.600 euro),  prevede solo alcuni servizi (come versamenti, prelievi, pagamenti e carta di debito), non riconosce interessi sulle somme depositate e non può “andare in rosso”. Alcune operazioni, inoltre, sono gratuite solo fino a un certo numero. 

Il Testo Unico Bancario (D. lgs. 385/1993 Art. 126-noviesdecies) dice che hanno diritto all’apertura al Conto di Base “tutti i consumatori soggiornanti legalmente nell’Unione europea, senza discriminazioni e a prescindere dal luogo di residenza”. Tra questi, vengono citati espressamente anche “i consumatori senza fissa dimora e i richiedenti asilo”. 

Lo scorso aprile una circolare dell’Abi ha ribadito che i richiedenti asilo possono aprire il Conto di Base anche se non hanno la residenza (e quindi la carta di identità). Sia il permesso di soggiorno per richiedenti asilo, sia la ricevuta della presentazione della richiesta di protezione  internazionale sono, infatti, da considerarsi validi documenti di riconoscimento. 

(Fonte: integrazionemigranti.gov.it)