L’esclusione dell'iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo viola anche la "pari dignità sociale"

"L'esclusione dei richiedenti asilo dall'iscrizione anagrafica, invece di aumentare il livello di sicurezza pubblica, finisce col limitare le capacità di controllo e di monitoraggio dell'autorità pubblica su persone che soggiornano regolarmente nel territorio statale, anche per lungo tempo, in attesa della decisione sulla loro richiesta di asilo. Inoltre, negare l'iscrizione all'anagrafe a chi dimora abitualmente in Italia significa trattare in modo differenziato e indubbiamente peggiorativo, senza una ragionevole giustificazione, una particolare categoria di stranieri. È quanto si legge nella motivazione della sentenza n.186 depositata il 31 luglio scorso con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo 13 del primo "decreto sicurezza", n. 113/2018…”. Questo è quanto si legge nella più ampia news del 4 agosto 2020, pubblicata da integrazionemigranti.gov.it  (fonte notizia) =>  http://www.integrazionemigranti.gov.it/Attualita/Notizie/Pagine/esclusione-dell-iscrizione-anagrafica-per-i-richiedenti-asilo-viola-anche-la-pari-dignita-sociale.aspx