Welfare, l'economista Stefano Zamagni: «Le persone al centro di un nuovo sistema»

«Non possiamo soddisfare i bisogni delle persone prescindendo dalle loro preferenze circa i modi di soddisfacimento degli stessi bisogni». Stefano Zamagni cita a memoria il saggio di Keynes “Democracy and Efficiency” (1939). Economista di lungo corso, in Italia e non solo, 77 anni, non ha mai abbandonato l’insegnamento e la ricerca; da un anno e mezzo è presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali per volontà di papa Francesco.... Non basta più preoccuparsi dei soli bisogni materiali, pur sempre necessari, come i farmaci, le cure mediche, o l’insegnamento scolastico. Vedersi attribuire risorse e ricevere prestazioni anche gratuite non basta se ci si sente trattati come “oggetti” di benevolenza pubblica e non invece come “soggetti”».... La gratificazione di chi lavora è ormai essenziale tanto quanto la retribuzione.... Occorre puntare al lavoro decente, quello che oltre al salario pone l’attenzione alla valorizzazione del potenziale di vita delle persone che lavorano. Il lavoratore è una persona che ha diritto di trovare gratificazione sul lavoro e nel lavoro».... L’obbligo scolastico come obiettivo di welfare non basta più. L’educazione è stata abbandonata a favore dell’erogazione di istruzione, quando va bene. La scuola non può essere una fabbrica dove si fa solo formazione. Deve essere un luogo educativo, che assicura anche il divertimento. Ritorno a citare il greco: skolé vuol dire tempo libero, divertimento».… - Questo è quanto si legge nel più ampio articolo del 30 settembre 2020, pubblicato da ilmessaggero.it (fonte notizia).